domenica 22 dicembre 2013

A ELIA

A Elia
S'onestadi vera
in sa famiglia mia,
cussa prus sincera
dd'at dimostrada Elia.

Candu incora fu pitiu
po una formazioni cumprida
in seminariu fu partiu
po migliorai sa vida.

Da mamma at tentu donu
s'educazioni rigorosa
a custu fillu bonu
ddu càstiada orgogliosa.

Cun totus educau
e sempri premurosu
in collegiu s'est formau
e in s'arma imperiosu.

S'onestadi est istada
po cussu preminenti
cun rispettu accumpangiada
e sempri cumpraxenti.

Sa generosidadi
dda potada in sa menti,
scun sinnu de bontadi
de s'omini balenti.

De fisicu possenti
e intrania poderosa,
in su coru e in sa menti
po vida gioiosa.

S'arroda de sa vida
no girada a pausu
saludi consumida
ddu bissidi a s'umprusu.

Su coru mesu sconciu
dd'at depiu sopportai
a dolori mannu è lompiu
po ddu podi riparai.

Cun fradi miu gioiosu
dividu sa dolentia
ki tengiat sempri gosu
e no bia pru sofferentia.


Cusano Milanino 21 Dicembre 2013

giovedì 19 dicembre 2013

Articoli pubblicati su L'UGNONE TRAMATZESE

Primo Episodio
Difficoltà scolastiche

Ho vissuto a Gonnostramatza fino al 1972, anno della mia maturità.
Le scuole elementari, a cavallo fra gli anni 50 e 60, le ricordo con un velo di malinconia.
In quel periodo i bambini, soprattutto i maschietti, collaboravano con le famiglie per accudire il bestiame: gli adulti non si potevano permettere di perdere il loro tempo prezioso badando ai buoi o alle pecore, ma delegavano questo compito ai ragazzini, costringendoli in molti casi a disertare la scuola.
Parlo della scuola istituzionale, perché nella campagna dove si portavano le bestie al pascolo c'era un altro tipo di scuola: la socializzazione con le persone del paese -riversato quasi interamente in campagna- l'apprendimento dei mestieri campestri e soprattutto il contatto diretto con gli anziani che amavano raccontare le loro vicende di vita, fornendo così, per chi voleva, lezioni di storia locale gratuita.
Io adoravo ascoltare i racconti, a volte anche fantasiosi, delle persone anziane.
Ero molto incuriosito dai rituali, anche surreali, riservati alle vicende importanti della convivenza civile. Mia madre voleva che io frequentassi il più possibile la scuola ufficiale e mi sostituiva spesso nei miei impegni campestri, ma la frequenza ad intermittenza della scuola non poteva dare dei frutti eccellenti, così arrivai alla quinta elementare con due anni di ritardo. Due utili bocciature ripeteva la mia zia Modestina, sorella di mia madre, nonché maestra storica di Gonnostramatza.
La bocciatura utile doveva procurare una base indiscussa per il proseguimento degli studi.
Andare alle scuole medie, allora, era considerato proseguimento di studi.
A Gonnostramatza le scuole medie furono istituite nel 1961 con una sezione distaccata di Villamar, venivano i ragazzi di Masullas e Gonnoscodina, con la possibilità di noi tramatzesi di aprire le conoscenze verso una platea studentesca molto ampia.
Io m'iscrissi alla prima media nel 1964 con meno della metà dei miei compagni di quinta elementare: alcuni non furono ritenuti idonei dalla maestra, altri non se lo potevano permettere.
Ricordo con molta allegria quel periodo anche se costellato dalle fatiche dello studio e della campagna, dalla quale non potevo essere esonerato.
Risulterà banale ma bisogna sottolineare che nelle scuole medie si faticava parecchio. Lo studio del latino comportava un impegno notevole, non solo in classe, ma anche per i numerosi esercizi sui paradigmi, verbi e declinazioni da studiare rigorosamente a memoria. Poi c'erano le altre materie che non si potevano di certo trascurare.
Con molto lavoro superai brillantemente gli anni delle medie, trampolino di lancio per iscriversi alle scuole superiori.
Quando uscivano i quadri sui risultati scolastici, le cronache tramatzesi diventavano uno spettacolo: il povero rimandato a settembre diventava un fannullone buono a nulla, per non parlare della bocciatura, considerata un fallimento completo; chi veniva promosso doveva dimostrare negli anni successivi di essere davvero all'altezza della situazione. Quindi ce n'era per tutti, non si salvava nessuno: il giudizio del popolo tramatzese era inesorabile, la bravura e i meriti dovevano essere dimostrati.
Antonio Giuseppe Abis
Cusano Milanino, 6 Dicembre 2013










I primi studenti Tramatzesi

Credo che la prima studentessa in assoluto di Gonnostramatza sia stata mia Zia Modestina, sorella di mia madre, nata nel 1891.
Nel 1891 a Gonnostramatza nacquero solamente tre bambini: Modestina Tuveri , Eugenio Sebis e Salvatore Cauli .
In quel periodo a Gonnostramatza si poteva frequentare fino alla terza elementare.
Zia Modestina appunto dopo la terza elementare rimase a casa per tre anni perché era troppo piccola per andare a scuola fuori paese. I genitori dopo i tre anni la affidarono a una donna di Oristano che di mestiere faceva i mostaccioli. Rimase con questa donna fino alla fine della quinta elementare e poi frequentò una scuola privata per sostenere l'esame d'ammissione alla prima ginnasiale che frequentò però a Cagliari nel Liceo Ginnasio Pintor. Alla fine dei cinque anni dovette sostenere l'esame di licenza ginnasiale. Per accedere all'istituto Magistrale Eleonora D'Arborea dovette sostenere un altro esame che richiedeva una preparazione di un anno di studio. Nel 1913 si diplomò con la media del dieci e lode. Era l'orgoglio della famiglia e di tutto il paese, ma sua madre non era contenta di avere una figlia che in tutta la sua vita aveva solamente studiato e non sapeva fare le faccende domestiche. Fu così che subito dopo il diploma la faceva tessere e filare, fare la farina e il pane perché una donna non poteva permettersi di farsi una famiglia se non sapeva fare quei lavori fondamentali per il buon funzionamento di una famiglia.
Grazie all'intercessione di Zia Modestina, i suoi genitori spinsero gli altri figli, mia madre e Zio Filiberto, a frequentare il Liceo Classico. Ma, mentre Filiberto riuscì a diplomarsi a Roma, mia madre non poté concludere gli studi presso il Ginnasio di Ales a causa della morte del padre.
Altre persone che frequentarono il ginnasio di Oristano furono zia Emma Piras e Giuseppina Puxeddu. Zio Peppino Porcu frequentò il ginnasio ma non so se abbia conseguito la licenza, i suoi nipoti saranno sicuramente più informati di me.
Altri studenti della prima metà del secolo furono tutti i figli di zia Modestina, Signorina Ninfa e signorina Nina e il fratello Vittorio, signorina Mariangela Curreli e Albino Musa. Queste sono le persone che hanno conseguito titoli di studio, ma accanto ad esse numerose altre persone si sono avvicinate alla scuola media.
Quando arrivò Don Vacca a Gonnostramatza nel 1944, cominciò a organizzare ogni anno gruppi di ragazzini da mandare a studiare in seminario e allo stesso tempo toglierli dalla miseria del paese.
Molti tornavano a casa dopo il primo anno, ma alcuni riuscivano a fare le scuole medie e il ginnasio, qualcuno ha terminato pure il liceo classico.
Nel 1960 partirono a Penango in provincia di Asti, mio fratello Elia, Carlo Concu, Michele Concu, Cancedda Augusto. Questo gruppo portò avanti bene lo studio con molto profitto, ricordo quando venivano a casa per le vacanze estive, mio fratello faceva le versioni di latino senza dizionario, cosa impossibile per quelli come me che hanno fatto le scuole medie in paese.
Di quel gruppo conseguì la maturità classica solamente Augusto, gli altri presero la licenza media, risultato comunque eccellente per allora. La maturità classica la conseguì in seminario anche Lino Atzori.
Peppe Sebis, Gustavo Abis e Sabiu Enzo iniziarono con profitto gli studi in seminario e poi approdarono all'istituto Magistrale di Ales dove conseguirono il diploma.
Nel 1961 istituirono le scuole medie a Gonnostramatza e i primi ad accedervi in modo naturale furono quelli della classe del 1950, senza l'esame d'ammissione abolito l'anno precedente.
Assieme a loro si iscrissero numerosi altri ragazzi del '49,'48,'47 che avevano addirittura frequentato la sesta classe per sostenere l'esame d'ammissione che poi non avevano più sostenuto per l'intervento della riforma della scuola che lo aveva abolito.
Nel vecchi municipio fu adibita una stanza ad aula scolastica, quella dove c'è attualmente l'ufficio postale.
I primi alunni di Gonnostramatza di quella scuola media storica furono Abis Maria Grazia, Atzeni Massimo, Locci Bonina, LocciFirmino, Locci Norma, Manconi Mario, Manconi Salvatore, Pilloni Fedora, Sebis Michele, Uras Franco, Urracci Virgilio.
Con gli studenti di Masullas e Gonnoscodina si era formata una bella classe numerosa.
Alla fine della terza media quasi tutti si iscrissero all'istituto magistrale di Ales e quelli che si diplomarono per primi fecero a tempo a fare l'esame di maturità portando tutte le materie 1968.
Nel 1967 feci l'esame di terza media e assieme ad Assunta Carta e Giorgio Atzori m'iscrissi all'Istituto Lorenzo Mossa di Oristano.
Eravamo gli unici studenti di Gonnostramatza ad andare a scuola ad Oristano.
Viaggiavamo con la corriera di linea che passava in paese alle 6.45 del mattino e rientrava alle 3 del pomeriggio
Il viaggio era molto impegnativo, lo studio intenso, erano anni belli fatti di grande fatica, ma anche di divertimento..
Negli anni successivi gli studenti pendolari verso Oristano si rimpinguarono superando come numero anche quelli che andavano ad Ales.
Nel 1970 chiusero l'istituto Magistrale di Ales e tutti gli studenti di quella scuola si riversarono ad Oristano. Ricordo che alla fine di quell'anno scolastico molti studenti provenienti dalla scuola vescovile furono bocciati, l'improvviso cambiamento di scuola non aveva consentito loro di inserirsi correttamente nei nuovi ambiti scolastici.
Nel 1972 presi la maturità e dopo una settimana partii a Milano assieme a Giorgio Atzori e andammo ad abitare assieme a casa di mia sorella Lalla.
Con quel viaggio a Milano chiusi i rapporti con Gonnostramatza, rimasi tre anni senza tornarci e non ebbi più notizie dei miei amici tranne che di Giorgio che lavorava nella mia stessa azienda e abitava con me a casa di mia sorella.


Cusano Milanino, 10 Dicembre 2013